La stagione 2025 della MotoGP è iniziata con il botto e, mentre il paddock entra ad Austin per il Gran Premio delle Americhe, tutti gli occhi sono puntati sul Circuit of the Americas (COTA) per quello che promette di essere uno scontro sensazionale. Marc Márquez, il re indiscusso di questa pista texana, ha dominato le prime gare della stagione, accumulando vittorie in Thailandia e Argentina insieme al fratello Alex Márquez, che si è affermato come un contendente formidabile. Eppure, un nuovo nome sta iniziando a mescolare le carte: Franco Morbidelli. Dopo uno straordinario podio in Argentina, il suo primo in quasi quattro anni, il pilota della Ducati VR46 sta mostrando segni di una rinascita che potrebbe significare guai per i fratelli Márquez in America. Morbidelli, un tempo dato per spacciato da molti, potrebbe essere il cavallo oscuro per interrompere la supremazia dei fratelli?

Torniamo per un attimo all’Argentina. Marc Márquez, ora in sella per il team ufficiale Ducati, ha continuato il suo inizio impeccabile nel 2025, aggiudicandosi sia lo sprint che il Gran Premio a Termas de Rio Hondo. Alex, in sella alla Gresini Ducati, ha spinto il fratello maggiore al limite, guidando gran parte della gara prima di accontentarsi del secondo posto, uno schema che ha definito la loro stagione finora. Ma è stato Morbidelli a rubare la scena domenica. Partito ottavo, il pilota italo-brasiliano ha scommesso su una gomma posteriore morbida, ha superato il gruppo e ha superato il campione in carica Pecco Bagnaia per assicurarsi il terzo posto. È stata una lezione magistrale di strategia e ritmo, che ha segnato il suo ritorno sul podio da Jerez 2021 e ha messo a tacere gli scettici che pensavano che i suoi giorni migliori fossero alle spalle. Ora, mentre la MotoGP si dirige verso COTA, lo slancio di Morbidelli è impossibile da ignorare.
Il COTA è da tempo il parco giochi di Marc Márquez. Tra il 2013 e il 2018, e di nuovo nel 2021, nessuno è riuscito a toccarlo qui, il suo stile aggressivo e la precisione millimetrica si adattavano perfettamente al layout impegnativo della pista. Con sette vittorie all’attivo in questa sede, l’otto volte campione del mondo si presenta come l’uomo da battere, soprattutto dopo il suo record perfetto del 2025: quattro vittorie su quattro gare finora. Alex, nel frattempo, deve ancora conquistare il COTA, ma ha mostrato una crescita notevole quest’anno, seguendo costantemente il fratello e dimostrando di essere più di un semplice attore di supporto. Insieme, il duo Márquez ha trasformato ogni gara in un affare di famiglia, lasciando i rivali a lottare per tenere il passo. Ma la recente forma di Morbidelli suggerisce che potrebbe avere gli strumenti per rovinare la loro festa.
Cosa rende Morbidelli una minaccia? Per cominciare, la sua prestazione in Argentina non è stata un colpo di fortuna. Dopo alcuni anni difficili con Yamaha e Pramac Ducati, il suo passaggio alla VR46 lo ha rivitalizzato. Il team, guidato dall’influenza di Valentino Rossi, gli ha dato una moto, la GP24 di un anno fa, che ha chiaramente padroneggiato. In Argentina, ha mostrato non solo velocità ma anche adattabilità, tenendo a bada Bagnaia nonostante il calo delle gomme morbide a fine gara. Al COTA, dove la gestione delle gomme e l’aggressività iniziale sono fondamentali, quell’esperienza potrebbe rivelarsi decisiva. Aggiungi a ciò la sua fame di dimostrare un punto dopo anni nella natura selvaggia, e hai un pilota che non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Le FP1 bagnate di venerdì ad Austin hanno offerto un’anteprima allettante. Morbidelli ha dominato la classifica con un 2:12.531, superando Jack Miller della Pramac Yamaha e un Marc Márquez in ripresa, che ha subito una brutta caduta alla curva 2 ma è comunque arrivato terzo. Le condizioni erano insidiose, ma la compostezza di Morbidelli è emersa, suggerendo una sicurezza che potrebbe tradursi in una corsa sull’asciutto. Marc, nonostante la caduta, rimane il favorito, ma l’incidente, il suo primo incidente come pilota Ducati ufficiale in questa stagione, solleva una rara domanda: il re del COTA potrebbe essere scosso? Alex, settimo nelle FP1, dovrà intensificare su una pista in cui ha storicamente faticato, mentre il ritmo di Morbidelli suggerisce che è pronto a balzare.
La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Per Marc, una vittoria consoliderebbe la sua carica iniziale per il titolo e amplierebbe la sua eredità COTA. Per Alex, un podio, o meglio, consoliderebbe il suo status di vero contendente. Ma per Morbidelli, rompere la morsa di Márquez sarebbe una dichiarazione: un segnale che è tornato tra l’élite. Bagnaia, già 31 punti dietro Marc, non può essere escluso, né il compagno di squadra VR46 Fabio Di Giannantonio, che è stato silenziosamente costante. Eppure è Morbidelli a portare il fattore X fino a domenica: un pilota rinato, che cavalca l’onda di una rinascita attesa da tempo.
Mentre la griglia di partenza si allinea ad Austin, i fratelli Márquez rimangono il punto di riferimento, la loro rivalità tra fratelli è uno spettacolo in sé. Ma Franco Morbidelli incombe, un jolly con il ritmo, il nervosismo e la narrazione per scuotere le cose. Riuscirà finalmente a rovesciare la dinastia texana di Marc o a far cadere Alex dal podio? Una cosa è certa: il Gran Premio delle Americhe si sta rivelando un thriller e la rinascita di Morbidelli potrebbe essere proprio il colpo di scena che nessuno si aspettava. Allacciate le cinture, potrebbe diventare pazzesco!