Il Gran Premio di Spagna del 27 aprile 2025 a Jerez ha riacceso una delle rivalità più accese della MotoGP, quella tra Valentino Rossi e Marc Marquez, con un’accusa che ha scosso il paddock. Quattro piloti, tra cui la leggenda italiana Rossi, hanno chiesto alla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) di investigare sulla presunta condotta antisportiva di Marquez durante la gara, vinta a sorpresa dal fratello Alex Marquez. L’insinuazione, che Marquez abbia “cercato di cambiare la razza” – un’espressione forte che implica un tentativo di manipolare l’esito della gara – ha riportato in primo piano le tensioni del 2015, quando Rossi accusò Marquez di aver favorito Jorge Lorenzo nella lotta per il titolo. La richiesta di chiarimenti, avanzata da Rossi, Marco Bezzecchi, Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio, si basa su sospetti di comportamenti irregolari, ma la vicenda resta avvolta nel mistero, con Marquez che si difende e la FIM chiamata a pronunciarsi.
La gara di Jerez è stata un trionfo per Alex Marquez, che ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP davanti al pubblico di casa, approfittando della caduta del fratello Marc, allora leader del mondiale. Marc, partito dalla pole, sembrava destinato a dominare, ma un errore al settimo giro lo ha messo fuori gioco, lasciando via libera ad Alex, che ha preceduto Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. Tuttavia, i quattro piloti, tutti legati alla VR46 Academy di Rossi, hanno sollevato dubbi sulla dinamica della gara. Secondo indiscrezioni riportate da fonti vicine al team VR46, i piloti sospettano che Marc abbia intenzionalmente rallentato o commesso un errore strategico per favorire la vittoria di Alex, un’azione che avrebbe alterato i valori in pista. L’accusa, sebbene priva di prove concrete, si basa sull’analisi dei tempi sul giro, che mostrano un calo anomalo nel ritmo di Marc prima della caduta, e su un precedente storico: il famigerato “biscotto” del 2015, quando Rossi accusò Marquez di aver ostacolato la sua corsa al titolo.

Rossi, oggi proprietario del team VR46 e lontano dalle piste come pilota, non ha esitato a esporsi. In un’intervista al podcast Mig Babol, ha ribadito la sua visione di Marquez come “il pilota più sporco” della MotoGP, tornando sul GP di Malesia 2015, dove un contatto tra i due portò alla penalizzazione di Rossi e alla perdita del mondiale. “Marc non lotta solo per vincere, ma per far perdere gli altri,” ha dichiarato Rossi, un commento che sembra alludere anche a Jerez 2025. Bezzecchi, Bastianini e Di Giannantonio, piloti cresciuti sotto l’egida di Rossi, hanno appoggiato la richiesta di chiarimenti, con Bezzecchi che ha definito “sospette” alcune manovre di Marquez. La frase “sta cercando di cambiare la razza” sarebbe stata pronunciata da un membro dello staff VR46, riferendosi alla presunta volontà di Marquez di manipolare l’esito per favorire il fratello, un’accusa che ha fatto scalpore per la sua gravità.
Marc Marquez, dal canto suo, ha respinto ogni accusa con fermezza. In una dichiarazione post-gara a DAZN Spagna, ha attribuito la caduta a un errore di calcolo, sottolineando che “le cadute fanno parte del gioco quando si spinge al limite.” Ha anche difeso il fratello Alex, dicendo: “È stato il suo giorno, ha meritato la vittoria.” Marquez, che nel 2025 corre con la Ducati ufficiale e guida il mondiale con 90 vittorie in carriera, ha liquidato le insinuazioni come “speculazioni che alimentano solo polemiche.” Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha invitato alla calma, definendo la richiesta di indagine “legittima ma prematura” e sottolineando che la FIM esaminerà i dati telemetrici per chiarire l’accaduto.
La rivalità tra Rossi e Marquez, nata nel 2014 al Ranch di Rossi e culminata nel drammatico 2015, continua a dividere i tifosi. Su X, i sostenitori di Rossi accusano Marquez di “giocare sporco,” mentre i fan dello spagnolo lo difendono, sottolineando il suo talento e la mancanza di prove. La FIM, sotto pressione, ha promesso un’analisi approfondita, ma senza anticipare tempistiche. Intanto, il circus della MotoGP si prepara per il GP di Francia, con Marquez determinato a dimostrare la sua innocenza in pista. La storia di Jerez, però, sembra destinata a lasciare strascichi, alimentando una saga che, dopo un decennio, non accenna a placarsi.