Il Gran Premio d’Italia ha lasciato Yamaha in subbuglio: il nuovo motore V4, progettato per rilanciare la competitività della M1, si è rivelato troppo potente, causando problemi di controllo per Fabio Quartararo. Durante la gara, il campione francese ha faticato a gestire la potenza del propulsore, perdendo aderenza e rischiando incidenti. Questo imprevisto ha scatenato il panico tra i vertici di Iwata, con il team che ora deve affrontare una sfida cruciale: ottimizzare il V4 per il 2026.
Secondo fonti interne, il motore V4, sviluppato con l’ex ingegnere Ferrari Luca Marmorini, offre una potenza superiore rispetto al 4 cilindri in linea, ma la sua erogazione aggressiva ha colto di sorpresa anche Quartararo. “È un’arma a doppio taglio: tanta potenza, ma difficile da domare,” ha dichiarato il pilota. Yamaha, unica a utilizzare il 4 in linea fino al 2022, punta sul V4 per colmare il gap con Ducati e Aprilia, ma il debutto al GP d’Italia ha evidenziato la necessità di affinamenti.
Il team Pramac, nuovo partner Yamaha, contribuirà ai test per migliorare l’aerodinamica e la gestione della potenza. Con il cambio regolamentare del 2027, che imporrà motori da 850 cc, Yamaha deve accelerare lo sviluppo. “Siamo sulla strada giusta, ma serve tempo,” ha ammesso un portavoce. Riuscirà Quartararo a domare il V4? I fan attendono con ansia i prossimi test.