La squalifica di Lewis Hamilton e Charles Leclerc al Gran Premio degli Stati Uniti ha lasciato il mondo della Formula 1 sotto shock. Tuttavia, le recenti dichiarazioni di Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari, potrebbero cambiare completamente la percezione dell’intera vicenda.

Durante un’intervista esclusiva, Vasseur ha ammesso che la decisione della FIA non è stata una sorpresa per la Scuderia di Maranello. “Sapevamo che stavamo operando al limite con l’altezza del fondo della vettura,” ha dichiarato il francese, aggiungendo che la pista di Austin, con le sue numerose ondulazioni, ha reso ancora più difficile mantenere le monoposto all’interno dei parametri regolamentari.

Questa rivelazione getta una nuova luce sull’accaduto. Finora, la narrazione dominante suggeriva che la squalifica fosse stata un colpo di scena inaspettato, ma le parole di Vasseur fanno intendere che il rischio era noto già prima della gara. Questo solleva diversi interrogativi: se Ferrari era consapevole della possibilità di violare il regolamento, perché non ha preso precauzioni? E soprattutto, altre squadre si trovavano nella stessa situazione, ma non sono state controllate?

Uno degli aspetti più controversi della squalifica è proprio il metodo di controllo utilizzato dalla FIA. Solo quattro vetture sono state sottoposte ai test di conformità, tra cui quelle di Hamilton e Leclerc, risultate irregolari. Questo ha scatenato polemiche tra appassionati e addetti ai lavori, che si chiedono se la Federazione abbia agito in modo equo o se la selezione sia stata troppo limitata per garantire un giudizio imparziale.
In merito a questo, Vasseur ha sottolineato: “Non possiamo dire che sia stato ingiusto. Sapevamo le regole e il rischio che correvamo. Tuttavia, è evidente che in futuro si dovrà considerare un sistema di controlli più ampio per evitare che la decisione su una squalifica sia influenzata dal caso.”
Le dichiarazioni del team principal Ferrari sembrano quindi suggerire una posizione più diplomatica rispetto alle critiche sollevate da molti tifosi. Non c’è dubbio che la squalifica abbia avuto un impatto significativo sul campionato, soprattutto per Hamilton, che ha perso punti preziosi nella sua rincorsa al secondo posto nella classifica piloti.
Per la Ferrari, invece, la delusione è doppia: non solo Leclerc ha perso un risultato importante, ma la penalità ha anche tolto alla squadra punti utili nella lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori.
Ora, la vera domanda è come la FIA intenderà gestire situazioni simili in futuro. La richiesta di un sistema di verifiche più equo è chiara, e la Formula 1 dovrà trovare una soluzione per garantire che le regole siano rispettate senza lasciare spazio a polemiche.
Le parole di Vasseur, dunque, cambiano la prospettiva sulla squalifica di Austin. Non più un colpo di scena imprevedibile, ma un rischio calcolato che Ferrari e Mercedes hanno accettato di correre. E ora, il dibattito è più acceso che mai.